Per Pro Velo Ticino, recentemente riunito in assemblea, l’estensione e il completamento dei percorsi riservati alle biciclette rimangono una priorità
La primavera coincide con la ritrovata voglia di bicicletta e con il Ticino ciclistico reduce da due importanti manifestazioni che hanno riscosso un grande successo: il tradizionale SlowUp sulle strade del Bellinzonese e del Locarnese e la Bikemotions di Lugano, due eventi ai quali era presente anche Pro Velo Ticino (PVT) che proprio nelle scorse settimane ha tenuto la sua assemblea allo Splash & SPA di Rivera. È un periodo fecondo di gare, di eventi e soprattutto di discussioni e di dibattiti su quanto si è fatto, si fa e si dovrebbe e potrebbe ancora fare per la cosiddetta mobilità dolce e per ulteriormente estendere la rete di percorsi ciclabili nella Svizzera italiana. In quest’ottica, durante l’assemblea, si è ribadito come il ruolo di PVT, che attualmente conta oltre 400 soci, sia fondamentale per spingere e incentivare le autorità politiche e le amministrazioni pubbliche ad attivarsi per creare e/o completare i percorsi ciclabili, realizzando laddove è possibile le zone 30km o 20km orari. Fra gli obiettivi di PVT, c’è quello di promuovere l’utilizzo quotidiano della bicicletta sia per gli spostamenti pendolari casa-lavoro e casa-scuola sia per il tempo libero, garantendo delle piste ciclabili moderne, sicure e non spezzettate e interrotte. E da quest’anno la “missione” di PVT è rinforzata dalla la nuova legge federale sulle vie ciclabili, entrata in vigore lo scorso primo gennaio, che garantisce un’infrastruttura più efficiente e sicura imponendo ai Cantoni di pianificare e sviluppare delle reti ciclabili e prevedendo la realizzazione di percorsi ciclabili anche a livello federale. Nell’autunno del 2018, approvando il decreto federale concernente le vie ciclabili, l’elettorato si era espresso a favore di un sostegno federale ai Cantoni in questo ambito. Il 18 marzo 2022 il Parlamento ha di conseguenza varato la relativa legge, entrata in vigore il 1° gennaio di quest’anno. I miglioramenti introdotti con la legge sulle ciclovie contribuiscono sia a creare una rete ciclabile efficiente e sicura sia a separare i flussi di traffico in modo da ridurre le interferenze tra auto, bici e pedoni e quindi il rischio di incidenti. Al tempo stesso si promuove l’attività fisica e con essa anche la salute della popolazione. La nuova legge prescrive ai Cantoni di pianificare e realizzare reti ciclabili, stabilendo obiettivi di qualità (coerenza, percorribilità diretta, sicurezza, omogeneità e attrattività) intesi come principi generali di pianificazione, senza tuttavia limitare il margine di discrezionalità delle autorità attuative. Anche la Confederazione sarà tenuta a progettare e costruire delle proprie strutture ciclabili di alta qualità: degli ottimi esempi concreti di come adempierà questo impegno sono il nuovo ponte ciclopedonale di Oberwies a Wallisellen (ZH), la ciclopista nella gola di Taubenloch (BE) o la prevista separazione viaria presso lo svincolo di Wankdorf (BE). Prendendo spunto da questa nuova legge, nell’ultima parte di un’assemblea nella quale si è fatto un bilancio delle molte attività e iniziative di sensibilizzazione e di formazione svolte in favore dei giovani e dei giovanissimi ciclisti e in collaborazione con le scuole, ci si è concentrati –in un’interessante tavola rotonda- sulla sicurezza di coloro che pedalano sulle nostre strade. Alla chiacchierata, moderata da Antonio Bolzani, giornalista della RSI, sono intervenuti Rocco Cattaneo, ex corridore professionista e Consigliere nazionale PLR, e Juerg Haener, già responsabile delle campagne di sicurezza ed esperto in comunicazione e fundraising presso Pro Velo Svizzera. Entrambi i relatori hanno sottolineato che i lodevoli sforzi finora fatti per una migliore e maggiore rete ciclabile devono assolutamente essere intensificati e consolidati per ulteriormente estendere, soprattutto nella Svizzera italiana, i percorsi riservati alle biciclette. Le idee e i progetti ci sono ma spesso rimangono per molti anni nei cassetti degli uffici cantonali e così, complici una certa indifferenza da parte del mondo politico e la crisi finanziaria che impone sacrifici, limitazioni di spesa e tagli, si temporeggia con la conseguenza che una pianificazione di una mobilità ciclopedonale efficace, sicura ed in sintonia con i tempi che stiamo vivendo subisce inaccettabili ritardi e incomprensibili rinunce di realizzazione. La bicicletta merita, quindi, più attenzione nel nostro territorio più attenzione e PRO VELO Ticino intende ribadirlo, anche in occasione della Giornata mondiale della bicicletta, in programma domani sabato 3 giugno, con una pedalata popolare di una quindicina di chilometri e aperta a tutti, con partenza alle ore 10.15 alla stazione di Lamone. La pedalata collettiva della durata di un paio d’ore prevede suggestivi passaggi nei nuclei, su magnifiche strade secondarie e su alcune salite non troppo impegnative. Dalla ciclabile sul ponte dell’autostrada si giungerà così a Manno, poi a Torricella e dopo il chilometro di ascesa della “Strada delle Galline”, a Ponte Capriasca e a Cureglia. Dopo un meritato ristoro, un’opzione è quella di scendere direttamente alla stazione di Lamone e l’altra di aggiungere chilometri arrivando anche a Muzzano e ad Agno.