Il 24 novembre 2024 in Svizzera si voterà sul referendum contro il credito miliardario per l’ampliamento della rete delle strade nazionali. Il finanziamento concerne la costruzione di tunnel, corsie autostradali aggiuntive e nuovi tratti nei Cantoni di Basilea Città, Berna, Sciaffusa, San Gallo, Ginevra e Vaud. Pro Velo Svizzera (PV) è tra i firmatari del referendum insieme a numerose associazioni ambientaliste.
Più strade, più traffico e maggiore inquinamento
Secondo PV l’ampliamento delle autostrade, che dovrebbe togliere traffico privato motorizzato dalle strade all’interno delle località, come afferma il Consigliere federale Albert Rösti, capo del Dipartimento competente, in realtà porterà più veicoli a motore sulle strade degli agglomerati, dei paesi e dei quartieri cittadini. Questo perché ogni ulteriore spostamento in automobile per raggiungere l’autostrada resa più attrattiva dalla riduzione degli ingorghi inizia e termina su queste vie dove circolano anche i ciclisti, con conseguente aggravio del traffico e aumento della pericolosità per chi si sposta in bicicletta.
Inoltre, un aspetto che non viene considerato nel progetto di ampiamento della rete autostradale sono le conseguenze dannose che comporta l’aumento del traffico motorizzato, come un maggiore impatto ambientale dovuto all’eccessivo consumo del suolo e alle immissioni foniche e inquinanti, nonché un incremento del numero di incidenti stradali
Investire nella sostenibilità dei trasporti piuttosto che sull’aumento del traffico motorizzato
PV ritiene inoltre che le enormi risorse finanziarie previste per l’ampliamento della rete autostradale (5,3 mia.) dovrebbero essere utilizzate per realizzare strutture efficaci in termini di superficie e sostenibili per le biciclette e per il trasporto pubblico. Solo l’uno per cento del budget per la mobilità è riservato al traffico ciclistico, attualmente ancora molto ridotto (8%) e che dovrà essere raddoppiato entro il 2035, come auspicato dalla Confederazione. In questo contesto PV fa notare che per la mobilità ciclistica sono necessari più investimenti, considerato che la nuova legge federale sulle vie ciclabili dal 2023 obbliga i Cantoni a realizzare entro il 2042 una rete ciclabile densa e attrattiva.
Per le suddette ragioni Pro Velo Svizzera invita a respingere il decreto federale sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali.