La decisione del Municipio di Bellinzona di ritardare l’implementazione di alcune misure fiancheggiatrici inserite nel nuovo Programma di agglomerato del Bellinzonese di quinta generazione (PAB5) è stata accolta con sorpresa e delusione da Pro Velo Ticino (PVT).
L’associazione contesta il dietrofront dell’esecutivo cittadino rispetto al progetto iniziale, in particolare riguardo al divieto di accesso, con le dovute eccezioni, al Borghetto da Via della Posta nel quartiere di Giubiasco. La misura figurava nel PAB5 in priorità A. Da tempo PVT aveva chiesto provvedimenti simili in quel comparto per contrastare il traffico parassitario molto presente soprattutto nelle ore di punta e pertanto si era espressa favorevolmente in consultazione all’inserimento di tale misura nel PAB5. Ritiene che in via al Borghetto, trasformata qualche anno fa in zona d’incontro con riduzione della velocità a 20 km/h, sia necessario vietare il traffico motorizzato. Lo scopo è disincentivare gli automobilisti a utilizzare ancora strade secondarie e di quartiere nonostante lo snellimento del traffico in conseguenza dell’apertura del semisvincolo autostradale. La misura in questione è volta soprattutto a garantire maggiore sicurezza ai ciclisti e agli abitanti di questa parte del quartiere. In tal senso la sua implementazione deve essere mantenuta prioritaria rispetto all’adempimento di altre esigenze meno importanti nella ponderazione degli interessi.
Anche in considerazione del fatto che le misure fiancheggiatrici erano state promesse a compensazione dell’allora contestata realizzazione del semisvincolo, PVT chiede al Municipio di tornare sui passi e di ripristinare il loro carattere prioritario di categoria A.